Riabilitazione neuropsicovisiva

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Quando avere 10 decimi non vuol dire vedere bene

La riabilitazione neuropsicovisiva si occupa di tutti gli aspetti della funzione visiva. La visione non si limita esclusivamente all’occhio ma tutto ciò che noi vediamo deve essere elaborato a livello cerebrale e deve essergli dato significato. Esistono i sistemi visivi associativi ed un deficit a carico di tali sistemi può esprimersi con difficoltà ad orientarsi e muoversi nello spazio, disordini visuo-spaziali o visuo-grafomotori ed anche incapacità a riconoscere oggetti e volti o cogliere il significato complessivo di una scena.

Aree d’intervento

Per questo il compito di un terapista esperto nella riabilitazione neuropsicovisiva è di creare un piano riabilitativo sartoriale per il bambino favorendo lo sviluppo globale del bambino e, laddove necessario, favorire in contesti ludici le abilità oculomotorie e percettive fin dalla prima infanzia (abilità implicate anche negli apprendimenti, nella lettura e nella copia alla lavagna), le abilità visuo spaziali e visuo motorie, cioè l’integrazione tra la visione e la motricità (fine e globale).

Destinatari

Dalla nascita fino ai primi anni della scuola primaria, il trattamento è indirizzato a soggetti che presentano: rischi di danno neurologico e visivo (paralisi cerebrali infantili, prematuri ecc), patologie periferiche visive che possono causare ipovisione o cecità, disturbi visuo motori e della coordinazione oculare (disprassia ecc).