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EMDR

EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un approccio terapeutico utilizzato per il trattamento del trauma e di tutte le problematiche legate allo stress, inteso come un continuum tra risposta fisiologica e iper/ipo-attivazione.
Con un lavoro focalizzato sul ricordo dell’esperienza traumatica, l’EMDR utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra, per trattare disturbi legati direttamente a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo.

Metodo Feuerstein

Il Metodo Feuerstein ha come obiettivo di potenziare le funzioni cognitive che possono risultare carenti.
Uno dei suo principi è proprio che l’intelligenza non è un qualcosa di fisso ma può modificarsi nel tempo.
Si può applicare su bambini normodotati o con difficoltà di vario tipo (dislessia, disturbo del linguaggio, disabilità intellettiva) dall’età prescolare all’età adulta.
I compiti proposti vogliono creare un apprendimento trasversale, poiché non si insegna ma si impara ad imparare.

Metodo PROMPT

Il PROMPT© è un programma olistico, dinamico e multisensoriale per la valutazione e il trattamento dei disordini motori dello speech (del parlato).
È conosciuto per il sistema di input tattili-cinestesici che vengono dati al paziente per guidare i movimenti di labbra, lingua e mandibola, supportando e modellando la produzione verbale.
Il suo punto di forza sta anche nella sua cornice concettuale che approccia il paziente (bambino o adulto) in una visione globale degli aspetti fisici, sensoriali, cognitivi, linguistici, sociali, emozionali, ponendone al centro le esigenze comunicative nei propri contesti.

DIR Floortime

DIR Floortime (acronimo di Developmental Individual differences Relationship Based) è un modello di intervento multidisciplinare rivolto a persone (adulti, ragazzi, bambini) che lavora su attenzione, regolazione emotivo-comportamentale, salute mentale, processazione sensoriale, sviluppo motorio e linguaggio, con il coinvolgimento attivo dei genitori (o/e dei caregiver) nella terapia.
Infatti la relazione bambino-genitore è al centro dell’intervento e i genitori sono attivamente coinvolti nella terapia.
Può essere visto come un “ombrello” che accoglie dentro di sé varie figure professionali e altri metodi o approcci.